Mario Moroni
Podcaster, moderatore di eventi, scrittore, vive in un mulino ad acqua, lavora nell'industria digitale da diverse angolazioni, ama il mondo della voce, crede nell'innovazione e nel pensiero critico.
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Perché dovresti leggere “La fine dei social. E dopo che succede?” di Mario Moroni
Ce lo spiega in prima persona Raffaele Gaito che ne scritto la prefazione “In un mondo di venditori di sogni che fanno delle false promesse la loro arma vincente, c’è valore nel dire le cose come stanno, anche quando ne devi raccontare i lati meno “sbrilluccicosi”.”
Questo è un libro che dice le cose come stanno: anche se fa male. Fa male a chi come me, Mario e Raffaele nei social ci credono, ci investono, ci dedicano tempo, energie, risorse. Eppure è così fa male ma qualcuno doveva dirlo: i social sono MORTI.
Potreste considerare questo libro come un epitaffio solenne ai social, un elogio funebre che ricorda i bei tempi dei social network, prima che diventassero social media.
Prima che tutto quello in cui credevamo, crollasse sotto una serie inutile di vanity metrics in cui caschiamo e ricaschiamo in una guerra dove noi esseri umani siamo perdenti e i social no, loro vincono sempre. Perché il banco vince.
Questo libro è un conto alla rovescia da - 42 a ZERO un conto alla rovescia implacabile e silenzioso che non ammette repliche.
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Se vi è capitato di lavorare in una startup, ci lavorate ancora o pensate di fondarne una questo dovrebbe essere uno dei libri da tenere sul comodino, non ci sono dubbi.
Decisamente fuori dalla categoria dei manualoni scritti da Guru o pseudo guru del settore si rivela molto più utile e decisamente più divertente.
Fin dalle prime pagine è chiaro che Mario parla per esperienza personale e non si fa problemi ad ammettere gli errori che fanno parte di qualsiasi percorso professionale e che fanno la differenza tra chi le cose le sa fare per davvero e chi millanta solo successi.
Impossibile non ritrovarsi nella maggior parte di queste esperienze ed episodi se siete incappati in qualche startup, vi strapperà più di un sorriso e più di una riflessione.
Amazon mi chiede a chi consiglierei questo libro, io non solo lo consiglierei a tutti ma lo renderei testo obbligatorio per tutti quelli che si presentano in camera di commercio con una nuova idea di business :)
La fine dei social
– LA fine dei social –
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II edizione giugno 2024
I edizione giugno 2023
Youcanprint
242 pagine
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Il countdown è iniziato.
Il clima è tetro: mentre gli imperi dei social media stanno tremando, milioni di esseri umani si sono ritrovati a casa dalla sera alla mattina, e altrettanti sono in bilico sul ciglio del baratro: A.I. che minano il lavoro, capitalismo realista, economia dell'engagement, influencer, crypto, troll, isolamento, singolarità e singolaritudine.
Eppure i social dovevano spalancarci tutte le porte, diventare la nuova politica, renderci più liberi, più aperti e molto più ricchi, finalmente senza fatica.
Mario Moroni vive in un mulino ad acqua, fa il podcaster con Il Caffettino, il moderatore di eventi, e lo scrittore. Il suo primo libro - Startup di Merda - uscito nel 2017, è stato un best seller.
Startup di merda
I edizione giugno 2017
La Memoria del Mondo
141 pagine​
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Questo libro è nato per riempire un vuoto:
quasi tutta la letteratura italiana sulle startup, oggi, è un fritto misto retorico che sembra avere come unico scopo quello di spingere giovani e meno giovani a darsi in pasto al mercato senza le giuste precauzioni.
I nuovi startupper sono convinti di cadere sul morbido dell’idea che è venuta loro mentre erano al pub con gli amici, salvo poi schiantarsi al primo semestre tra Iva e contributi. E poi ci sono quelli che sanno di doverci mettere tutto l’impegno del mondo, ma a cui nessuno, finora, ha detto che potrebbe non bastare.
Nella mia esperienza in radio ho visto giovani cadere e non trovare la forza di rialzarsi.
Ho intervistato imprenditori a ogni livello, e tutti mi hanno raccontato le stesse, tragiche storie.
Ho vissuto sulla mia pelle l’esperienza di avviare un business in un Paese che ha i migliori talenti creativi del mondo, ma le peggiori regolamentazioni e infrastrutture d’Europa.
Ho voluto mostrare a quelli che hanno in testa di aprire una startup perché sentono di avere avuto un’idea brillante, che un’alternativa per salvarsi la pelle e la serenità, c’è.
Ed è NON APRIRE UNA STARTUP.
Con uno stile leggero e adatto ai neofiti, senza polpettoni di economia né fuffologia, questo libro va nella direzione opposta. Non troverete formule sicure per il successo: qui si spiega il perché aprire una startup potrebbe essere la peggiore scelta della vita.
Bio
Nel 1999, a 15 anni, ha aperto la sua prima startup: OkMusik uno dei primi portali musicali con community social.
Ha contribuito a realizzare il progetto Nestlé “Fuori dal Coro”, la prima piattaforma social di brand in Europa.
Nella sua carriera ha lavorato come manager per importanti progetti aziendali digital e di e-commerce, come Giochi Preziosi, San Pellegrino e Infinito.it.
Dal 2017 si è dedicato a raccontare l'innovazione con sguardo critico cercando di sfatare miti e preconcetti.
Ha pubblicato il best seller "Startup di merda", diventato libro cult nel mondo startup.
Nel 2023 ha pubblicato “La fine dei social. E dopo che succede?” un racconto disincantato sui social media e l’inizio
dell’era delle intelligenze artificiali.
Ogni mattina pubblica una puntata de “Il Caffettino”, il podcast nativo con più puntate in Italia che parla di innovazione, 7 puntate la settimana, 365 giorni l’anno.
È ambasciatore LICE, lega italiana contro l’epilessia.