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  • Marina Cuollo

Perché ho deciso di metterci la faccia?


Marina Cuollo

Ho sempre creduto che tutto succeda a caso, ma non per caso. E a volte succede anche per merito di Google: è così che mi sono imbattuta in Roberta Giulia Amidani e nel suo sito loscrittorefantasma.com. Se sei uno che bazzica le acque di internet, sai bene che Google ti propina una marea di risultati e scegliere non è semplice. Non in questo caso però. Scegliere loscrittorefantasma.com è stato facile, del resto se sei un tipo sveglio ci metti poco a distinguere un professionista da un fuffologo, e io signori, fuffologi non ne voglio. Ecco perché ho optato per l'Amidani nel vasto mare del #webbe. Come tutti sanno, e se non lo sanno lo ripeto, con lei ho fatto un percorso di Mentoring, che non è un animale esotico, bensì un corso di scrittura creativa che mi ha dato gli strumenti per scrivere e successivamente, pubblicare anche. Lo so, ora vi state facendo alcune domande (e se non ve le state facendo non importa, vi rispondo lo stesso): perché ci stai dicendo queste cose? oppure, perché hai deciso di comparire su un sito che si occupa di ghostwriting?

Andiamo con ordine.

Primo: Vi sto dicendo queste cose perché anche mio zio Luigino quando va a mangiare in un buon ristorante, dopo lo recensisce. E miei cari, alla professionalità della Amidani io do tre stelle Michelin. Secondo: ho deciso di metterci la faccia perché il libro l'ho scritto io (e chi mi segue sui social non può che confermarlo).

Che ha fatto lei?

Mi ha parlato del suo metodo per scrivere – magari non il migliore in assoluto, ma con me ha funzionato. Mi ha dato una traccia e mi ci ha tenuta incollata da una settimana all’altra, per sei mesi sei. Ci siamo viste in Skype, ogni giovedì prima di cena per un totale di… un sacco di volte. Siamo partite da una cosa che lei chiama architettura.

Che non serve a costruire palazzi, ne a disporre i mobili secondo il feng shui. L'architettura rappresenta un po' le fondamenta del tuo libro, la base da cui partire per dargli la giusta dimensione.

Dall’idea allo sviluppo di ADST, abbiamo steso una traccia. Siamo andate avanti a ridere delle mostruosità che le raccontavo e di quelle che ho deciso di raccontare nel libro. Mi ha dato un bastimento di libri da leggere, sottolineare, studiare. Ho scoperto e amato nuovi autori, la loro cifra stilistica… leggendo i dialoghi ho imparato a scriverli. Mi ha insegnato a copiare senza plagiare, prendendo spunto dal mood degli scrittori che mi piacevano. A un certo punto io ho finito. Arrivata a 30k, siamo tornate indietro. Lei e G.A. hanno riletto il malloppo e suggerito qua e là come renderlo ancora più figo. Io ci ho rimesso mano, poi l’ho ripassato a loro che hanno fatto le pulci.

A maggio avevo le mie copie stampate. Con la prima cover.

A giugno ho ricevuto la risposta.

Il 29 luglio ho firmato il mio primo contratto di edizione.

La sera stessa: piomba.

Il resto è storia.

In mezzo alla storia, va detto che a settembre 2016, sono ripartita con un nuovo Mentoring.

Stavolta con un romanzo. Un libro davvero esilarante che racconta le disavventure di un grafico napoletano trapiantato a Verona. Si tratta di qualcosa di veramente fresco e nuovo, insomma uno di quei libri che scendono giù come una birra doppio malto gelata sopra la migliore pizza di Napoli.

Per concludere quindi, se sono le vostre dita a spingere i pulsanti delle tastiera, don't be afraid to stend up for.

That's All.

Marina Cuollo

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